Gnocchi di patate e seirass • Val Maira
Per 6 persone:
300 grammi di farina di frumento, 1 chilo di patate
non novelle, 1 rametto di timo, 200 grammi di
ricotta di pecora (seirass), Parmigiano Reggiano,
burro, sale
Tempo di preparazione e cottura:
un’ora
Cuocete le patate, con la buccia, in acqua salata.
Pelatele e passatele al passaverdure o nello
schiacciapatate. Lasciate raffreddare un po’
la purea, poi aggiungete la ricotta (che avrete
asciugato con carta assorbente e schiacciato),
un po’ di Parmigiano grattugiato e un pizzico di
sale. Impastate con la farina e dividete l’impasto
in pezzi da cui ottenere dei salsicciotti.
Tagliate questi ultimi a cubetti e passateli
sui rebbi di una forchetta per dare loro la
caratteristica rigatura.
Buttate gli gnocchi in acqua bollente
leggermente salata, aspettate che risalgano in
superficie e scolateli. Condite con burro fuso e
timo e servite.
Storia. La patata, introdotta in Val Varaita e
Val Maira alla fine del Settecento, non entrò a
far parte a pieno titolo delle coltivazioni locali
che all’inizio dell’Ottocento, e solo tra mille
resistenze da parte dei contadini, scettici verso
un prodotto che si coltivava sotto terra e che non
conoscevano.
Tuttavia, grazie all’habitat che ne favoriva la
coltivazione, e soprattutto grazie alle carestie,
che ne rivalutarono il grande valore nutritivo e
la sua grande produttività, nei secoli seguenti
la patata venne a occupare un posto centrale
nella dieta locale. Il seirass è la ricotta di latte
o di siero di pecora che si produce da secoli in
queste valli.