rgheritine di Stresa • Fascia Costiera Nord del Lago Maggiore
Ingredienti:
- 350 grammi di farina di frumento,
- 350 grammi di fecola di patate,
- 7 tuorli d’uovo,
- 250 grammi di zucchero a velo,
- 500 grammi di burro,
- 5 grammi di vaniglia
Tempo di preparazione e cottura: un’ora e mezza, più il riposo dell’impasto
Mescolate in una terrina capiente il burro con lo zucchero a velo e la vaniglia.
Quando il composto sarà omogeneo, incorporate i tuorli d’uovo sodi setacciati e, successivamente, la farina e la fecola di patate.
Amalgamate bene e fate riposare l’impasto in frigorifero per una notte, in modo che si rassodi.
Al mattino stendete la pasta e, con un piccolo stampo di forma circolare, ricavatene delle palline, che disporrete su una placca da forno, ricoperta di carta oleata, creando con un dito una conca al centro. Infornate a 180-190 °C per una ventina di minuti.
Lasciate raffreddare le margheritine (con queste dosi ne otterrete un centinaio) e ricopritele di zucchero a velo.
Nati nel 1868 in occasione del matrimonio di Margherita di Sassonia con Umberto I di Savoia, questi piccoli pasticcini, estremamente friabili, sono ottimi qualche giorno dopo essere stati preparati e si conservano per circa due mesi, mantenendo inalterate le loro caratteristiche.
Storia. Questo dolce tipico è conosciuto anche come ovis molli di Arona.
La differenza tra i due prodotti dolciari è semplicemente nella forma: mentre le margheritine sono delle palline con un buco al centro, gli ovis mollis hanno sì la forma di pallina, ma l’incavo centrale è ripieno di marmellata. La ricetta riportata da Bartolucci e tramandatagli dal pasticciere Vallana di Gozzano prevede tempi di cottura dimezzati: dieci a 160° C per le margheritine e dodici a 190°-200° C per gli ovis mollis.